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Come creare un blog con le 5W

WebSite X5
Pubblicato da Incomedia in Primi passi sul web · Mercoledì 24 Apr 2019
Tags: sp_go
Se ti stai avvicinando al mondo del blogging e non hai ancora le idee chiare su cosa vuol dire aprire un blog e sul perché farlo, stai leggendo la guida giusta. Sappiamo quali sono le domande che ti stai facendo e, di seguito, troverai tutte le risposte che cerchi.
Per procedere con ordine seguiremo la famosa regola delle 5 W. Ricordi? È la regola alla base dello stile giornalistico anglosassone e stabilisce i punti irrinunciabili che devono essere presenti nella prima frase di ogni articolo. Le 5 W stanno per:
  • Who? (Chi?)
  • What? (Che cosa?)
  • When? (Quando?)
  • Where? (Dove?)
  • Why? (Perché?)

Come ulteriore extra, alla fine, risponderemo anche a qualche domanda sul come creare un blog.
Buona lettura.

Chi scrive o legge un blog? (Who?)

Nella sua essenza il blog è un diario online attraverso il quale vengono condivisi dei contenuti. Dietro ed intorno ad un blog ci sono quindi delle persone: persone che scrivono e persone che leggono.

La domanda “Chi?” può, dunque, assumere almeno 2 eccezioni diverse:

Chi dovrebbe aprire un blog?

In linea generale, chiunque abbia una propensione per la scrittura e desideri ricavarsi uno spazio nel mondo dovrebbe quantomeno valutare la possibilità di avere un proprio blog. A pensarci bene, infatti, i vantaggi possono essere davvero notevoli.

  • Giovani alla ricerca di un primo impiego - Per chi esce dalla scuola e si mette alla ricerca del primo impiego, il problema è sempre lo stesso: “Quali esperienze inserisco nel CV se non ho ancora avuto la possibilità di iniziare a lavorare?”. Il blog, da questo punto di vista, può essere un fantastico banco di prova e, nello stesso tempo, un efficace biglietto da visita.



    Innanzitutto, sul tuo blog personale sei libero di sperimentare e, in più, il dover scrivere nuovi post è un ottimo “pretesto” per continuare a studiare ed approfondire la materia diventando sempre più esperto. In secondo luogo, il blog con tutti i post già pubblicati è una attestato delle conoscenze e delle competenze che hai acquisito. Infine, il fatto di aver aperto, organizzato, gestito e moderato un blog, agli occhi di un possibile datore di lavoro è già di per sé una chiara dimostrazione che possiedi delle capacità che potrebbero essere importanti per la figura ricercata. Avere un blog, alla fine, può equivalere ad un’esperienza di lavoro, condotta in autonomia e parallelamente al percorso di studi: un asso nella manica importante che potrebbe fare la differenza durante il processo di selezione.

  • Appassionati - Prova a ripensare alla tua vita, a ripercorrere quello che hai fatto fino ad ora. Non importa quale lavoro fai o che posizione hai raggiunto, sicuramente hai alle spalle una storia e hai maturato delle esperienze che ti rendono un “esperto” in qualche cosa. Questo “qualche cosa” è quello da cui puoi partire a scrivere: può essere il tuo hobby, quello di cui sei appassionato, l’attività che occupa il tuo tempo libero. Condividere quello che tu hai già imparato a fare può essere enormemente utile per tutti quelli che hanno i tuoi stessi interessi ma non hanno ancora fatto tutta la strada che hai già fatto tu. Le persone amano leggere le storie di chi ha vissuto i loro stessi problemi: i consigli utili e le guide pratiche sono ormai i contenuti di maggiore valore sul web perché catalizzano la maggior parte delle ricerche. E alla fine - chissà! -  il blog che avevi aperto per gioco potrebbe diventare il tuo lavoro e dare una svolta alla tua vita. Proprio come è capitato a tanti fashion / travel / food blogger oggi famosi: ti viene in mente qualcuno?!

  • Scrittori - In un’era di self-publishing come quella che stiamo vivendo, per emergere come scrittore hai bisogno di trovare dei modi efficaci per promuovere attivamente te stesso e i tuoi libri. Certo hai un profilo su Facebook, la pagina di vendita su Amazon e magari anche la tua pagina autore su Amazon Author Central ma non è sufficiente. Hai bisogno di uno spazio diverso, dove sei tu il padrone di casa e puoi accogliere i tuoi lettori. Il blog è il miglior strumento che hai a disposizione perché:
    • nel blog puoi approfondire i temi che tratti nei tuoi libri e aumentare la tua autorevolezza;
    • nel blog puoi pubblicare nuovi contenuti: questo continuo aggiornamento piace a Google che premierà le tue pagine facendoti guadagnare posizioni nelle SERP (le pagine con i risultati delle ricerche). Miglior posizionamento = maggior pubblico;
    • il blog ti permette di confrontarti e avere un dialogo con i tuoi lettori: riuscire a creare un legame con il pubblico è la chiave per incrementare le vendite.

  • Freelance - Abbandonare la sicurezza di un posto fisso per diventare un freelance viene spesso vissuto come un salto nel vuoto. Se senti che questa è la tua strada, affrontala con coraggio ma anche con astuzia. Hai bisogno di una strategia che, facendoti trovare dai potenziali clienti quando cercano qualcosa che tu puoi offrire, ti porti verso il successo. Per questo, l’idea di avere un blog per promuovere la tua attività di freelance è perfetta.



    Attraverso il blog hai la possibilità di dimostrare le tue competenze e di creare il tuo curriculum online sempre aggiornato: grazie a contenuti di qualità, ti farai trovare proprio dalle persone giuste (i potenziali clienti) al momento giusto (quando hanno bisogno). Certo il blog di un freelance non è un semplice diario online: devi svilupparlo con dei chiari obiettivi in testa in modo da farlo lavorare per te e, soprattutto, devi partire subito, anche prima di aprire la tua partita iva, perché il blogging è una strategia a medio-lungo termine. Ma il blog è veramente uno strumento importante che, tra l’altro, ti rende meno dipendente dalla semplice catena del passaparola.

  • Aziende - Nell’ambito di una strategia digitale più ampia, il blog aziendale spesso rappresenta uno strumento importante per una serie di motivi tra i quali i principali sono:
    • consente di intercettare potenziali clienti, perché porta ad un aumento della visibilità attraverso i risultati dei motori di ricerca (SEO) facendoti trovare da persone interessate a ciò che proponi;
    • permette di fidelizzare il pubblico perché ciò che pubblichi (i post ma anche contenuti extra come e-book, video e infografiche) alimenta l’interesse di chi legge e lo spinge a tornare;
    • da un volto alla tua azienda e ti  permette di uscire dall’anonimato interagendo con le persone e creando dei legami con il pubblico.

Probabilmente il blog non sostituirà del tutto il marketing tradizionale o le tecniche di vendita che già utilizzi, ma di certo contribuirà a renderle più facili e credibili.

Per chi viene scritto un blog?  

Questa è una delle domande fondamentali a cui devi rispondere quando decidi di aprire un blog: “A CHI mi rivolgo?”.

Non barare. Non vale rispondere: “A tutti” o “A quanta più gente è possibile”. Sono risposte troppo generiche e non ti aiuteranno.



Se ti sforzi un po’ di più ti accorgerai che il tuo obiettivo è raggiungere solo una percentuale piuttosto piccola dei milioni di visitatori attivi online: quella composta da chi potrebbe essere interessato a quello che offri, sia come privato che come azienda.

Chi sono le persone che compongono questo gruppo? Quali sono i loro reali bisogni  e interessi?

Prova a intervistare qualche persona che già ti segue e crea un profilo del tuo cliente/lettore immaginario: dagli un nome, un’età, una professione e magari anche un aspetto. Ti aiuterà a immaginarlo come una persona reale. A questo punto, ogni volta che devi scrivere un nuovo post per il tuo blog pensa al tuo cliente immaginario e poniti queste domande:
  • “Questo contenuto è di valore per lui?”
  • “Quali problemi gli risolve?”

Scrivere per un amico con l’obiettivo di aiutarlo o anche semplicemente di intrattenerlo è per certi versi più facile che scrivere per uno sconosciuto ma, soprattutto, è molto più utile.

Di che cosa deve parlare il blog? (What?)

Perché il tuo blog abbia successo, non solo è essenziale sapere a chi ti vuoi rivolgere, devi anche avere ben chiaro in testa che cosa vuoi dire. Quale sarà l’argomento, il topic principale attorno al quale svilupperai tutti i tuoi post?

Ovviamente alla base di tutto ci sono i tuoi interessi e le tue necessità. Se apri un blog personale non ha senso scrivere di ciò che non ti appassiona e conosci. Se vuoi creare un blog aziendale, invece, partirai dal prodotto/servizio che vendi con l’obiettivo di attirare potenziali clienti.

Identificato l’argomento generale, fai qualche ricerca per capire se c’è veramente un pubblico interessato, quanta concorrenza potresti avere e soprattutto se c’è uno spazio vuoto, una nicchia non ancora inflazionata in cui potresti crescere e ottenere successo. In questo lavoro di ricerca, servizi come Semrush e Seozoom ti possono aiutare a sondare il terreno.



L’ideale sarebbe trovare un settore che registra tante ricerche e poca concorrenza ma, ovviamente, non sarà facile. Tu non ti scoraggiare e studia la tua concorrenza: potresti accorgerti che ci sono spazi inesplorati su cui lavorare o che potresti affrontare la materia da una prospettiva inedita. Se riuscirai a creare contenuti che aggiungono valore rispetto a quelli già presenti, le tue prospettive di successo cresceranno in maniera proporzionale.

A questo punto, con le idee ben chiare sul tuo progetto, puoi iniziare a ipotizzare quali contenuti produrre e a organizzarli in un piano editoriale.  

Se lavori in maniera strategica ben presto ti accorgerai che nel blog dovrai pubblicare tipi diversi di post e il piano editoriale ti aiuterà a mantenere un filo conduttore e a perseguire obiettivi diversi. In genere, infatti, avrai bisogno di produrre:
  • post lunghi e approfonditi che lavorano su chiavi specifiche → obiettivo: SEO
  • post brevi e accattivanti → obiettivo: ENGAGEMENT
  • post di supporto all’iscrizione → obiettivo: RACCOLTA LEAD
  • post di supporto alla vendita → obiettivo: CONVERSIONE

Per gestire poi le pubblicazioni nel tempo, ti conviene tradurre il tuo piano editoriale in un calendario editoriale. Un calendario editoriale può essere un semplice foglio di calcolo in cui elenchi tutti i post riportando, per ciascuno di essi, informazioni come: la data di pubblicazione, il titolo, tag e categoria, fonti, ecc.

Molto spesso chi apre un blog all'inizio tende ad avere un approccio “istintivo”: se e quando arriva l’ispirazione, scrive un post e lo pubblica. Avere un piano e un calendario editoriale serve per fare un salto di qualità: ti permette di avere una prospettiva a medio termine e di preparare contenuti che poi potrai schedulare in modo da mantenere una certa regolarità e costanza nella pubblicazione.

Quando aprire un blog? (When?)

Probabilmente la risposta più corretta alla domanda “Quando mi conviene aprire un blog?” è: “Ieri”.

A tutti piace fare un lavoro e raccoglierne subito i risultati ma il blog non funziona così: devi avere una prospettiva a medio-lungo termine. Devi iniziare a scrivere e a pubblicare così il motore di ricerca avrà il tempo di indicizzare i tuoi contenuti e, se sei bravo, a farli salire nella SERP. Contemporaneamente i lettori inizieranno a trovarti, a leggere i tuoi post e, si spera, ad apprezzarli.

C’è bisogno di tempo, dunque, prima che ciò che semini produca i suoi frutti. Per questo ti conviene partire subito. All’inizio pubblicherai i tuoi post e magari li leggeranno in pochi: sfrutta questo periodo per sperimentare, affinare e migliorare. Quando il tuo pubblico diventerà più consistente, il tuo blog sarà già popolato di tanti contenuti interessanti e questo gioverà alla tua immagine e credibilità.

Dove pubblicare il proprio blog? (Where?)

Ok, sappiamo cosa e a chi vogliamo comunicare e abbiamo già pronti anche i nostri primi contenuti. È il momento di andare online.

Dove conviene aprire il blog? Questa è un’altra domanda che merita un po’ di riflessione.

Se il tuo obiettivo è creare un blog gratis vai su Wordpress.com, Blogger (la piattaforma di Google) o Medium. Ti iscrivi al servizio e ti bastano pochi secondi per iniziare a scrivere e a pubblicare.

Certo hai il tuo blog a costo zero ma sei sempre ospite a casa di un altro: devi rispettare le sue regole - magari accontentarti di un poco lusinghiero dominio di terzo livello - e accettare di non essere mai indipendente.

Maggiore è l’importanza che ha il blog nella tua strategia web, maggiore dovrebbe essere l’investimento che dovresti essere disposto ad affrontare perché funzioni al meglio e ti dia le più ampie possibilità di crescita.

Se rinunci all’idea di creare un blog gratis per investire in una soluzione più professionale, i passi che devi affrontare sono i seguenti:

Scegli il nome e il dominio del blog  

Naturalmente il tuo blog ha bisogno di un nome: devi dargli un’identità. Se hai un blog aziendale puoi risolvere facilmente riprendendo il nome della tua attività. Se, invece, hai un blog personale puoi decidere di lavorare sulla tua persona e riprendere il tuo nome nel titolo, o di lavorare sull’idea che sta alla base del tuo progetto.

In qualsiasi caso, è importante che il nome che scegli per il tuo blog sia semplice, facile da ricordare, da pronunciare e anche da scrivere. Cerca qualcosa che susciti curiosità e interesse, che in modo chiaro e conciso faccia emergere la tua personalità. Infine, ricorda che il nome del blog dovrebbe corrispondere anche al dominio: verifica, quindi, che il dominio sia ancora libero.




A questo punto non ti rimane che andare sul sito di un provider e acquistare il tuo dominio scegliendo l’estensione (.it, .com, ecc.) più adatta al tuo progetto. Se vuoi essere lungimirante, dovresti acquistare anche i principali domini di primo livello in modo da proteggere il tuo brand.  

Una piccola nota: oltra al nome pensa anche a un logo per il tuo blog, è fondamentale per l’identità del tuo progetto. Se non sai da dove iniziare, online ci sono molte soluzioni che ti aiuteranno a creare il tuo logo in autonomia, spesso anche free: prova, per esempio, DesignEvo.

Scegli l’hosting giusto

L’hosting permette al tuo blog di essere raggiunto ed è più importante di quanto possa sembrare. Un buon hosting consente rapidi tempi di caricamento e un uptime pari quasi al 100%: questo significa che il blog è sempre raggiungibile e che i lettori non devono aspettare perché le pagine siano caricate. Com’è facile da immaginare, tutto ciò si traduce in un’ottima esperienza d’uso per il lettore. E la soddisfazione di chi legge è uno dei fattori premiati da Google che, di conseguenza, guarderà con favore le tue pagine.

In più, un buon servizio di hosting deve garantire elevati standard di sicurezza e un servizio di supporto tecnico adeguato.

Non ti preoccupare: ci sono ottimi provider che offrono la registrazione del dominio e servizi di hosting di qualità a costi assolutamente contenuti. Vedrai che l’investimento annuale richiesto per avere tutto questo sarà assolutamente ben ripagato.


Ora che hai un nome, un dominio e uno spazio dove pubblicare, hai bisogno di uno strumento con cui creare i tuoi post. WebSite X5 è un software per creare siti web, blog e negozi e-commerce: è facile, veloce e poco costoso. Provalo!

Perché pubblicare un blog? (Why?)

A questo punto, dovrebbe essere ormai abbastanza chiaro PERCHÉ è importante avere un blog e quali vantaggi può assicurarti.

Nel caso tu ne abbia bisogno, ecco un breve recap:
  • In genere il blog, con i suoi contenuti costantemente aggiornati, piace ai Motori di ricerca e ti permette di migliorare la tua visibilità.
  • La maggiore visibilità sui motori di ricerca si traduce in un aumento di traffico sul sito.
  • Più traffico significa maggior numero di gente potenzialmente interessata a quello che proponi e, quindi, maggiori possibilità di conversione. In base al tuo obbiettivo, la conversione potrebbe essere: la vendita, l’iscrizione a un servizio, la richiesta di un contatto/preventivo per un servizio.
  • Il blog serve a fare branding, cioè ad aumentare il valore percepito rispetto a un marchio a un prodotto, ma anche rispetto a una persona in qualità di autore/esperto.
  • Attraverso la gestione dei commenti, il blog offre la possibilità di interagire e creare un legame con i lettori/clienti. La bontà di questo rapporto è la miglior garanzia per il successo del tuo progetto.
  • Il blog aumenta la trasparenza e da un volto umano all’azienda: in questo modo contribuisce alla fidelizzazione dei clienti.

How to?

Lo sappiamo: abbiamo risolto alcuni dei tuoi dubbi più grandi ma ci sono ancora alcune domande che ti frullano per la testa. Per esempio:
  • Come si scrive un post di qualità?
  • Come faccio a promuovere i miei contenuti?
  • Come faccio a guadagnare con un blog personale?
  • Come ci si adegua alle leggi per Cookie e Privacy?

Procediamo con ordine e proviamo a dare qualche risposta.

Come si scrive un post di qualità?

Se hai deciso di aprire un blog è perché ti senti portato per la scrittura. Nel momento in cui ti accingi a scrivere i tuoi post tieni presente che il tuo contenuto dovrà piacere tanto alle persone che lo leggeranno quanto a Google che lo valuterà per il suo valore e deciderà quanto farlo salire nelle SERP.

Fai attenzione, dunque, e ricorda che un post di qualità deve avere i seguenti elementi:
  • Titolo: deve catturare l’attenzione, incuriosire ma non svelare troppo e soprattutto deve contenere la parola chiave principale su cui lavora il tuo post.
  • Introduzione: deve persuadere il lettore che il post offre proprio il contenuto che gli serve.
  • Contenuto: deve aggiungere valore, ovvero deve essere utile e di qualità. Pensa sempre per chi stai scrivendo e quali sono i bisogni a cui stai tentando di rispondere.
  • Call to Action: tutti i post dovrebbero avere una CTA, un invito esplicito all’azione. Se vuoi che il tuo lettore faccia qualcosa (si iscriva, scarichi un contenuto, faccia un acquisto) trova il punto giusto nel post e chiediglielo direttamente.
  • Immagini: i muri di parole spaventano e scoraggiamo anche il lettore più appassionato. Trova immagini appropriate che accompagnino i tuoi contenuti: ci sono tante banche immagini gratuite: scegli quelle meno inflazionate e più aderenti a quello che racconti e allo stile generale del tuo blog.

Come faccio a promuovere i miei contenuti?

Hai ragione: scrivere dei buoni contenuti e creare un bel blog è solo il primo passo. Per avere veramente successo hai bisogno di promuovere il tuo blog attivamente, in modo da attirare visitatori e creare un pubblico sempre più numeroso.



Muoviti su più fronti:
  • SEO on-site: tutti i tuoi contenuti devono essere ottimizzati per il motore di ricerca per poter scalare i risultati delle SERP. Parole chiave, tag di intestazione e ALT text non devono mai mancare nei tuoi post.
  • SEO off-site: il tuo obiettivo è fare link building, ovvero creare una rete di link che portano al tuo blog. Puoi scrivere per altri blog in modo da farti conoscere o proporre ad altri blogger uno scambio di link. L’importante è riuscire ad avere link di qualità in “do-follow” che possano portare valore alle tue pagine.
  • Social Network: Facebook, Instagram, Linkedin e gli altri social (scegli quello più in linea con il tuo pubblico) sono un ottimo canale per dare una spinta ai contenuti del tuo blog, soprattutto se sei disposto ad affrontare qualche piccolo investimento in campagne pubblicitarie.
  • Newsletter: un blog completo di newsletter risulta subito più professionale. A parte questo, la newsletter è uno strumento potentissimo per comunicare direttamente con i tuoi lettori mantenendoli aggiornati su ciò che pubblichi. Cerca di creare una mailing list il più ampia possibile: ti servirà anche per cercare di monetizzare i tuoi sforzi.

Come faccio a guadagnare con un blog personale?

È pur vero che di sole passioni non si vive e, dunque, porsi l’obiettivo di trarre dei guadagni dalla propria attività di blogging è del tutto legittima.

Guadagnare con un blog si può: lo dimostrano i tanti casi di blogger che ora vivono di questa attività. Non ti aspettare, però, di riuscire a guadagnare subito o senza doverti impegnare per raggiungere dei risultati soddisfacenti. Come abbiamo già avuto modo di dire, ci vuole tempo, perseveranza e strategia.



I metodi per guadagnare con un blog sono diversi: il consiglio è diversificare. Non affidarti a un metodo solo: sperimenta e trova quelli che funzionano meglio per il tuo progetto e per il pubblico a cui ti rivolgi.

Le strade che puoi percorrere sono:
  • aderire al programma Adsense o ad altri circuiti di inserzioni pubblicitarie;
  • vendere spazi banner;
  • aderire a programmi di affiliazione;
  • vendere infoprodotti (ebook, videocorsi, template, ecc.);
  • scrivere e pubblicare recensioni per promuovere prodotti/servizi di terzi;
  • pubblicare post sponsorizzati;
  • per onlus e associazioni, attivare un pulsante/form per raccogliere donazioni.

In più, se riuscirai a raggiungere una certa autorevolezza e notorietà come blogger, potrai valutare di guadagnare facendo formazione, organizzando corsi, partecipando ad eventi o altre attività analoghe.

Come ci si adegua alle leggi per Cookie e Privacy?

La risposta alla domanda “Ci sono degli aspetti legali che devo considerare se apro un blog?” è: “Sì”. Devi adempiere a quanto stabilisce la legge europea sui cookie e sul trattamento dei dati: non sottovalutare questi argomenti perché le multe previste sono piuttosto salate.

Ricorda: il GDPR (il regolamento europeo sulla privacy) riguarda chiunque tratti dati personali. Quindi, se sul blog raccogli le e-mail delle newsletter o altre informazioni sui tuoi lettori, riguarda anche te.

Per capire meglio di cosa si tratta, abbiamo preparato una guida: GDPR: cos’è, cosa cambia, cosa fare.

Senza dilungarci oltre in tecnicismi, per metterti in regola ti consigliamo 2 soluzioni Internal Privacy Management e Consent Solution proposte da iubenda.

Conclusione

Eccoci alla fine di questa guida: abbiamo provato a rispondere alle domande che, se stai valutando l’ipotesi di aprire un blog, sicuramente ti sei fatto. Come avrai capito, il blog è uno strumento potente: certo richiede applicazione e costanza ma può permetterti di raggiungere risultati importanti, sia a livello di branding che a livello di vendite.

Allora, quando leggeremo il tuo prossimo post?


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