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Come fare un blog

WebSite X5
Pubblicato da Incomedia in Guide e consigli · Lunedì 19 Dic 2022
Periodicamente c’è qualcuno che sostiene che il blog è morto, perché sostituito dai video oppure dai Social del momento. Eppure, oggi i blog sono più vivi che mai e - anzi - da semplici diari online sono diventati dei veri e propri pilastri portanti nelle strategie di marketing.

Con il blog, infatti, si possono ottenere vantaggi importanti. Dal punto di vista della SEO, i contenuti dei blog piacciono molto ai Motori di Ricerca che li premiamo con una maggiore visibilità. Questo, in genere, si traduce in un aumento di traffico e, di conseguenza, in un maggior numero di gente potenzialmente interessata e, quindi, in maggiori possibilità di conversione.

D’altro canto, il blog serve a fare branding, a creare un legame con i lettori/clienti, ad aumentare la trasparenza e a dare un volto umano all'azienda contribuendo, così, alla fidelizzazione dei clienti.

Aprire un blog, dunque, è la mossa giusta da fare se vuoi acquisire nuovi clienti e costruire uno stretto legame con la tua clientela. Ma come si fa a creare un blog professionale? È quello che scoprirai leggendo questo articolo.

Quando aprire un blog

Iniziamo con un avvertimento. A tutti piace fare un lavoro e raccoglierne subito i risultati ma il blog non funziona così: devi avere pazienza e assumere una prospettiva a medio-lungo termine. Dovrai iniziare a scrivere e a pubblicare così il motore di ricerca avrà il tempo di indicizzare i tuoi contenuti e, se sei bravo, a farli salire nella SERP. Contemporaneamente i lettori inizieranno a trovarti, a leggere i tuoi post e ad apprezzarli.

C’è bisogno di tempo, dunque, prima che ciò che semini produca i suoi frutti. Per questo ti conviene partire il più in fretta possibile. All'inizio pubblicherai i tuoi post e magari li leggeranno in pochi: sfrutta questo periodo per sperimentare, affinare e migliorare. Quando il tuo pubblico diventerà più consistente, il tuo blog sarà già popolato di tanti contenuti interessanti e questo gioverà alla tua immagine e credibilità.

Insomma, se la tua domanda è: “Quando mi conviene aprire un blog?”. La risposta più corretta è: “Ieri”.

Come definire un piano dei contenuti

La blogosfera è un universo affollato: si stima che a fine 2020 esistessero nel mondo più di 500 milioni di blog con un totale di oltre 2.000 miliardi di post pubblicati all'anno.

Se vuoi riuscire a ricavarti uno spazio in mezzo a questo proliferare di blog personali e professionali, devi agire con strategia e metodo.

Ecco quello che devi fare per impostare nel modo corretto il tuo blog.

Focalizza i tuoi obiettivi

Prima ancora di prendere metaforicamente in mano la penna e iniziare a scrivere un post, devi capire il motivo per il quale lo stai facendo. Quali sono i tuoi obiettivi? Quali sono i valori che vuoi trasmettere? Qual è il messaggio che vuoi lanciare?

Non trascurare questo passaggio: aver chiara la meta a cui arrivare ti aiuterà nelle scelte che ti troverai ad affrontare, facendo pendere l’ago della bilancia tutte le volte che dovrai prendere una decisione.

Scegli la tua nicchia

Ora che hai chiari gli obiettivi che vuoi raggiungere, devi affrontare un’altra questione fondamentale. Devi decidere di cosa parlare nel tuo blog.

Gli argomenti di cui occuparsi sono praticamente infiniti e, infatti, esistono blog di ogni genere: tra i più gettonati ci sono quelli di viaggi, cucina, fai da te, moda, tecnologia, fitness, politica … e potremmo andare avanti ancora a lungo.

Ovviamente, la tua scelta dipenderà dai tuoi interessi e dalle tue necessità. Se la tua idea è aprire un blog personale, infatti, non avrebbe senso scrivere di ciò che non ti appassiona e conosci. Se vuoi creare un blog aziendale, invece, dovrai per forza partire dal prodotto/servizio che vendi con l’obiettivo di attirare potenziali clienti.

Identificare l’area tematica generale, però, non basta. In ambiti troppo vasti e già ampiamente dibattuti, la concorrenza sarebbe troppo alta e le tue possibilità di successo troppo basse.

Quello che devi fare è specializzarti: trovare una nicchia specifica in cui inserirti.

Così, per esempio, non ti converrà aprire l’ennesimo blog di cucina generalista: potresti però focalizzarti su un golosissimo blog di ricette a base di fragole. Avrai meno concorrenza e migliori possibilità di posizionarti.

Ma come sa fa a identificare una nicchia interessante su cui lavorare.

Devi fare un po’ di lavoro di ricerca: servizi come Semrush, Seozoom o SEO Tester Online ti possono aiutare a sondare il terreno. Ricorda che una nicchia è interessante e profittevole se:

  1. Attrae un buon numero di persone interessate all'argomento.
  2. È inerente ad un argomento che conosci bene.
  3. Le persone a cui interessa sono disposte a spendere dei soldi.
  4. Hai qualcosa da vendere in quella nicchia.

Se trovi una nicchia non ancora inflazionata e in grado di soddisfare tutti e 4 questi requisiti, hai fatto bingo! Hai tutte le carte in regola per fare un blog che ti darà grandi soddisfazioni.       

Identifica il tuo pubblico

Facendo le ricerche per trovare la tua nicchia, inevitabilmente inizi a pensare anche al tuo pubblico, ovvero ai destinatari degli articoli che pubblicherai, ai lettori del tuo blog.

Questo “tuo” pubblico è solo una percentuale piuttosto piccola dei milioni di visitatori ogni giorno attivi online e va bene così. Il tuo obiettivo, infatti, non è rivolgerti a tutti. Il tuo obiettivo è parlare solo a chi è interessato a ciò che proponi.

Chi sono, allora, le persone che compongono questo gruppo? Quali sono i loro reali bisogni  e interessi?

Prova a creare un profilo del tuo cliente/lettore tipo: dagli un nome, un’età, una professione e magari anche un aspetto (gli esperti direbbero: “Crea una personas”). Ti aiuterà a immaginarlo come una persona reale. Con questo identikit in mente, ogni volta che dovrai scrivere un nuovo post per il tuo blog dovrai chiederti:

“Questo contenuto è di valore per lui?”

“Quali problemi gli risolve?”

Questo ti aiuterà a scrivere contenuti di qualità perché scrivere per un amico con l’obiettivo di aiutarlo o di intrattenerlo è più facile che scrivere per uno sconosciuto.

Prepara le keyword

Hai una nicchia specifica - dunque un’area tematica -  e un pubblico di cui hai identificato i tratti principali, come fai ora a scegliere di cosa parlare nei post da pubblicare? Gli argomenti potrebbero essere molti: meglio un post sulla marmellata di fragole o uno su come coltivare le fragole in vaso?

Avrai la risposta solo dopo aver fatto una buona ricerca di keyword, o keyword research.   

Prova a fare una prima ricerca sui forum, come ad esempio Quora, sui gruppi di Facebook, sugli altri blog che trattano di ricette con le fragole e cerca di capire quali sono le domande fatte con maggior frequenza. Uno strumento molto potente, a questo proposito, è Answer the Public: ti consente di trovare tutte le domande fatte su un argomento fornendo decine di spunti per nuovi articoli.

Scrivi una lista di tutte le domande e degli spunti che hai trovato e completala con gli argomenti che vorresti trattare tu.

Con questa lista in mano, sei pronto per passare alla fase seguente: controllare i volumi di ricerca. Usando un tool come Semrush devi verificare il numero di ricerche mensili di ogni keyword: questo ti porterà a capire su quali investire scrivendo un post.

Le migliori parole chiave per un blog ancora agli inizi sono quelle che hanno un volume di ricerca compreso tra 200 e 700. Se hanno un volume inferiore, infatti, rischiano di non attirare abbastanza traffico. Al contrario, con volumi maggiori rischiano di essere molto competitive e ti porteranno a scontrarti con blog già più affermati.

Una buona strategia è lavorare con keyword a medium- o long-tail, ovvero parole chiave a coda lunga. Sono keyword composte da più parole: in genere hanno volumi di ricerca più bassi ma sono anche meno inflazionate e possono dare grandi soddisfazioni.

In genere gli strumenti di keyword research offrono informazioni utili anche sulle long tail keyword, mostrandoti come vengono utilizzate dai competitor, quali sono i volumi di ricerca e come devi strutturare l’articolo per avere maggiori possibilità di visibilità nella SERP.   

Organizza il piano editoriale

A questo punto, con le idee ben chiare sul tuo progetto, puoi iniziare a ipotizzare quali contenuti produrre e a organizzarli in un piano editoriale.  

Se lavori in maniera strategica ben presto ti accorgerai che nel blog dovrai pubblicare tipi diversi di post e il piano editoriale ti aiuterà a mantenere un filo conduttore e a perseguire obiettivi diversi. In genere, infatti, avrai bisogno di produrre:
  • post lunghi e approfonditi che lavorano su chiavi specifiche → obiettivo: SEO
  • post brevi e accattivanti → obiettivo: ENGAGEMENT
  • post di supporto all'iscrizione → obiettivo: RACCOLTA LEAD
  • post di supporto alla vendita → obiettivo: CONVERSIONE

Per gestire poi le pubblicazioni nel tempo, ti conviene tradurre il tuo piano editoriale in un calendario editoriale. Un calendario editoriale può essere un semplice foglio di calcolo in cui elenchi tutti i post riportando, per ciascuno di essi, informazioni come: la data di pubblicazione, il titolo, Tag e categoria, fonti, ecc.

Molto spesso chi apre un blog all'inizio tende ad avere un approccio “istintivo”: se e quando arriva l’ispirazione, scrive un post e lo pubblica. Avere un piano e un calendario editoriale serve per fare un salto di qualità: ti permette di avere una prospettiva a medio termine e di preparare contenuti che poi potrai schedulare in modo da mantenere una certa regolarità e costanza nella pubblicazione.

Come creare traffico attraverso la SEO

Ora lo sappiamo: gli articoli del blog possono fare miracoli per il tuo sito e, più in generale, per la tua attività. Ovviamente, però, non c’è alcun ritorno utile se questi articoli non si posizionano e, di conseguenza, non vengono né visti né letti.

Per questo è tanto importante lavorare sulla SEO e fare in modo che Google diventi uno dei tuoi migliori alleati.

Analizzare gli intenti di ricerca

Abbiamo già parlato di conoscenza del pubblico e di keyword research ma, in realtà, dovresti andare un po’ più a fondo e cercare di scoprire non solo quali sono le query più ricercate ma anche quali sono i bisogni informativi delle persone che vuoi intercettare, gli intenti che guidano le loro ricerche.

Quando le persone fanno una ricerca è perché vogliono qualcosa; detto in altre parole, hanno un bisogno che vogliono soddisfare: trovare una risposta, avere informazioni su un servizio, capire quale prodotto conviene acquistare, ecc.

La spiegazione del motivo per cui un utente esegue una ricerca online usando una determinata query è ciò che viene definito intento di ricerca.

Semplificando, gli intenti di ricerca rientrano in una delle seguenti categorie di query:

  • Ricerche navigazionali: l’utente conosce già il sito o il prodotto, deve solo raggiungerlo; il suo interesse può essere ridotto al verbo Go - Vai.   
  • Ricerche informazionali: l’utente vuole documentarsi ed aumentare le proprie conoscenze a proposito di un dato argomento; il suo interesse può essere ridotto al verbo Know - Conosci.
  • Ricerche commerciali: l’utente vuole raccogliere informazioni prima di portare a termine un acquisto.
  • Ricerche transazionali: l’utente è disposto ad agire, per esempio a registrarsi ad una newsletter, a fare un download o a portare a termine un acquisto; il suo interesse può essere ridotto al verbo Do - Fai.



Com'è facile da immaginare, se riuscirai a comprendere l’intento di ricerca, riuscirai anche a capire perché il tuo pubblico ha un bisogno, perché qualcuno sta eseguendo una ricerca ma, soprattutto, perché (e come) dovrai costruire un contenuto per riuscire ad intercettarlo.

Tipologie di contenuto: l’importanza degli articoli evergreen

Identificare le keyword, conoscere i loro volumi di ricerca e sapere quali intenti sottendono ti mette, dunque, nella posizione di capire che tipo di contenuto dovrai realizzare.

Abbiamo già visto che i post possono distinguersi in base all'obiettivo che perseguono (SEO, Engagenment, Lead, Conversione). I post creati per la SEO, a loro volta, possono essere di 3 tipi diversi ed è importante che, all'interno del tuo piano editoriale, siano tutti presenti e ben bilanciati:
  • Evergreen: ci sono keyword per le quali l’interesse rimane costante nel tempo. Per riuscire ad intercettare questi argomenti ti conviene investire nella creazione di contenuti come tutorial, guide approfondite, interviste, case studies. L’investimento per la creazione verrà ripagato dal fatto che questi contenuti potranno garantire il traffico minimo del sito, ponendo le basi per una crescita a lungo termine.
  • Hype: altre keyword sono legate all'evento del momento. In questo caso puoi produrre delle news in modo da cavalcare l’onda e inserirti nella discussione in corso. Con questi contenuti non puoi puntare a un aumento di traffico stabile ma puoi ottenere picchi di traffico momentanei.
  • Stagionali: infine ci sono keyword per le quali l’interesse si concentra solo in determinati periodi dell’anno. Se le identifichi potrai lavorare in anticipo per cogliere il momento giusto con un contenuto ad hoc.


Un consiglio in più: Un buon articolo evergreen porta a un buon posizionamento, traffico organico e, a volte, link naturali. Vive a lungo ma può “invecchiare”: ricorda di mantenerlo aggiornato in modo che possa continuare a fare al meglio il suo lavoro.


Come promuovere un blog

Se vuoi che un tuo articolo sia letto non puoi limitarti a scriverlo, pubblicarlo e poi metterti ad aspettare che i lettori arrivino spontaneamente. Ti conviene metterti all'opera e andarli a cercare.

Se hai a disposizione del budget, naturalmente, la prima cosa che puoi fare è decidere di sponsorizzarli tramite advertising. Per fortuna, però, ci sono tanti altri modi per promuovere i tuoi contenuti anche in modo gratuito: in questi casi il processo sarà forse un po’ più lento ma altrettanto funzionale.

Social Media

Il primo posto dove promuovere i contenuti del tuo blog sono i Social Media. Non commettere l’errore di condividere i tuoi articoli ovunque; piuttosto fai delle prove e trova quali contenuti funzionano di più su diverse piattaforme in modo da preparare la giusta comunicazione per ogni Social.

In genere:
  • Su Facebook funzionano bene i video e i contenuti formativi.
  • Su Instagram piacciono le foto e le Stories.
  • Su Twitter ottengono seguito le news, gli articoli del blog e le GIF.
  • Su TikTok spopolano i video.
  • Su LinkedIn vengono preferiti i contenuti professionali e le news.
  • Su Pinterest hanno successo le infografiche, i tutorial fotografici e i contenuti visuali.  

Guest Blogging

Scrivere un guest post significa scrivere un post che verrà pubblicato su un altro blog in cambio di un backlink, ovvero di un link che punta al nostro blog.  

Devi cercare dei blog che lavorano nella tua stessa nicchia, provare a contattarli e proporre loro un contenuto originale e di qualità ma, soprattutto, non troppo auto-promozionale.

Alcuni ti diranno di no, altri accetteranno e poco per volta tesserai una rete di collaborazioni.

Scrivere guest post ti aiuterà ad affermarti come una fonte autorevole nel tuo settore, ad aumentare il traffico verso il tuo sito e, soprattutto, ad ottenere back-link di valore che aumenteranno la Domain Authority del tuo blog.  

Newsletter

Attraverso le pagine del tuo blog stai offrendo informazioni di valore e molti dei tuoi lettori saranno felici di lasciarti il loro indirizzo e-mail per essere sicuri di rimanere sempre aggiornati su ciò che pubblichi e proponi.

Non dimenticare, quindi, di prevedere un form di iscrizione e di costruire una tua lista di contatti. Potrai utilizzare questa lista per inviare delle newsletter periodiche in cui promuovi i tuoi contenuti.  

Ci sono numerosi tool che consentono di costruire/gestire le liste di contatti e di inviare e-mail informative: uno dei più utilizzati è Brevo.

Come guadagnare con un blog

Fino a questo punto hai fatto di tutto per creare dei buoni contenuti, ottimizzarli lato SEO per vederli crescere nella ricerca organica e promuoverli attivamente in modo da raggiungere il tuo pubblico.

Cosa puoi fare, ora, perché il tuo blog personale si trasformi in una vera e propria fonte di reddito, capace di compensare l’investimento di tempo e di risorse che hai messo in campo?  

Guadagnare con un blog si può: lo dimostrano i tanti casi di blogger che ora vivono di questa attività. Non ti aspettare, però, di riuscire a guadagnare subito o senza doverti impegnare per raggiungere dei risultati soddisfacenti. Come abbiamo già avuto modo di dire, ci vuole tempo, perseveranza e strategia.

I metodi per guadagnare con un blog sono diversi: il consiglio è diversificare. Non affidarti a un metodo solo: sperimenta e trova quelli che funzionano meglio per il tuo progetto e per il pubblico a cui ti rivolgi.

Le strade che puoi percorrere sono:

  • aderire al programma Adsense o ad altri circuiti di inserzioni pubblicitarie;
  • vendere spazi banner;
  • aderire a programmi di affiliazione;
  • vendere info-prodotti (ebook, video-corsi, template, ecc.);
  • scrivere e pubblicare recensioni per promuovere prodotti/servizi di terzi;
  • pubblicare post sponsorizzati;
  • per onlus e associazioni, attivare un pulsante/form per raccogliere donazioni.

In più, se riuscirai a raggiungere una certa autorevolezza e notorietà come blogger, potrai valutare di guadagnare facendo formazione, organizzando corsi, partecipando ad eventi o altre attività analoghe.

Creare un blog con WebSite X5

Abbiamo parlato di tutto: di obiettivi e strategia, di piano editoriale e contenuti, di SEO, tecniche di promozione ed anche metodi di monetizzazione. Manca ancora una domanda a cui è cruciale rispondere: “Dove conviene aprire il blog?”.

Se il tuo obiettivo è creare un blog gratis vai su Wordpress.com, Blogger (la piattaforma di Google) o Medium. Ti iscrivi al servizio e ti bastano pochi secondi per iniziare a scrivere e a pubblicare.

Certo hai il tuo blog a costo zero ma sei sempre ospite a casa di un altro: devi rispettare le sue regole - magari accontentarti di un poco lusinghiero dominio di terzo livello - e accettare di non essere mai indipendente.

Maggiore è l’importanza che ha il blog nella tua strategia web, maggiore dovrebbe essere l’investimento che dovresti essere disposto ad affrontare perché funzioni al meglio e ti dia le più ampie possibilità di crescita. E, a volte, l’investimento richiesto è veramente contenuto.

Se rinunci all'idea di creare un blog gratis per investire in una soluzione più professionale, ma comunque molto conveniente, allora dovresti prendere in considerazione l’idea di creare il tuo sito e il tuo blog con WebSite X5.

WebSite X5 viene proposto a €89.95, per l’edizione Evo, e a €199.95, per l’edizione Pro: la licenza è tua per sempre, non prevede canoni né commissioni aggiuntivi, include l’hosting e ti permette di realizzare tutti i siti che vuoi, sia per te che per terzi.

In più, WebSite X5 è molto semplice da utilizzare: puoi scegliere uno dei template già pronti, personalizzarlo in modo da adeguarlo alle tue esigenze ed al tuo stile e poi procedere all'inserimento dei tuoi contenuti.

Come vedi, molti template prevedono già un Blog a cui sono affiancate pagine statiche essenziali come la Home, la pagina del “Chi siamo” e quella dei “Contatti”. In alcuni c’è già anche un e-commerce.

Per quanto riguarda il Blog, è importante sottolineare che potrai decidere il layout delle pagine, scrivere e programmare la pubblicazione dei post, curare l’ottimizzazione degli articoli, completare i testi con immagini e video.

Infine, ricorda che con WebSite X5 hai incluso anche spazio web gratis per un anno e la possibilità di registrare un tuo dominio.  


Scopri quanto è facile creare un blog con WebSite X5 leggendo la guida o guardando il video tutorial collegato: Come creare un blog.


Conclusione

Eccoci alla fine di questa guida: abbiamo provato a rispondere alle domande che, se stai valutando l’ipotesi di aprire un blog, sicuramente ti sei fatto. Come avrai capito, il blog è uno strumento potente: certo richiede applicazione e costanza ma può permetterti di raggiungere risultati importanti, sia a livello di branding che a livello di vendite.

Allora, quando leggeremo il tuo prossimo post?


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