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Intraprendenza, passione e l’incontro con Incomedia: la storia di Simone

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Pubblicato da Incomedia in Storie di successo · Mercoledì 24 Mag 2023
Qui in Incomedia sappiamo che fornendo alle persone degli strumenti software per realizzare i loro progetti entriamo di fatto nelle loro vite: in qualche modo le ispiriamo, le sproniamo, le aiutiamo a fare quello che serve per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissate.

A volte, però, continuando a parlare genericamente di “persone”, tutto diventa un po’ astratto… Per fortuna, ci pensate voi a rendere di nuovo ogni cosa concreta e piena di significato.

Questa volta ci ha pensato Simone Scigliuzzi, programmatore di Castelfranco Emilia. Oggi Simone non ha più bisogno dei nostri software ma, oltre 20 anni fa, l’incontro con un nostro software è stato fondamentale. Ci rende orgogliosi sapere di essere stati l’ispirazione della sua carriera.

Ecco, allora, la storia di Simone raccontata da lui in prima persona.    

Simone oggi: un programmatore affermato

Mi chiamo Simone Scigliuzzi, classe 1975.

Chi mi conosce oggi sa che:
  • sono un programmatore da oltre 20 anni;
  • sviluppo siti Web, portali, App per Android/iOS, software per PC, App per Facebook;
  • sono un CTO e sviluppatore full-stack.

Il che significa che mi occupo di programmazione in tutte le fasi dello sviluppo del software, anche dirigendo il mio team.

Ma chi era Simone, prima di diventare un programmatore? E cosa lo ha ispirato a diventarlo?

Per questo dobbiamo fare un salto indietro nel tempo. Un "piccolo" salto indietro fino al 1999.

Simone ieri: un tornitore con una passione

Allora ero un operaio. Un tornitore, più precisamente. Nel tempo libero coltivavo la mia passione per la musica, suonando la chitarra e componendo qualche brano.

Un giorno mi venne l'idea di acquistare un personal computer e di usarlo per registrare la mia musica.

Non avevo mai avuto un PC prima ma imparai in fretta: montai una scheda audio bella potente e iniziai a cercare di capire come effettuare le mie incisioni.

Di tanto in tanto acquistavo riviste di informatica. Sai, tipo PC Magazine e similari. Ogni volta che, passando davanti ad un'edicola, un titolo attirava la mia attenzione, ne acquistavo una.

Un giorno, nel CD allegato ad una di queste riviste, trovai una versione demo di Incomedia 5.0: "uno strumento per creare autonomamente presentazioni multimediali".

Pensai: "Non potrà essere un semplice clone di Power Point. Dovrà avere qualcosa in più!". Così lo installai e iniziai a "smanettarci".

La scoperta di Incomedia 5.0

Non fu difficile imparare ad orientarmi con questo programma: Incomedia Integrator ti permetteva di creare una presentazione, dove ogni slide (finestra o pagina) era un "nodo".

Creato un nodo, potevi inserirvi filmati, suoni, immagini, testi, e dei collegamenti che somigliavano a dei pulsanti, ai quali potevi collegare diverse azioni: effettuare dei salti tra i nodi, per navigare di fatto all'interno della presentazione; avviare la riproduzione di un video o di un file audio; aprire il browser web su un certo sito o il client di posta elettronica; avviare la stampa di una finestra; o anche lanciare l'esecuzione di un programma esterno.

Ad ogni pulsante potevi collegare fino a 4 azioni che venivano eseguite consecutivamente, una di seguito all'altra.
Il tutto poi poteva essere riprodotto da un player integrato. Così si poteva lavorare alla presentazione e poi mandarla in esecuzione come un utente finale.

Inoltre c'era anche un tool per esportare le presentazioni su floppy o CD-Rom.

Ricordo che pensai: "Wow! Questo dev'essere qualcosa di simile a creare dei veri e propri programmi per PC".

Il primo progetto

Iniziai a fantasticare su quale potesse essere il mio primo progetto, e... BAM! L'idea! Un prontuario di accordi per chitarra!

Vi sarà capitato di vedere un prontuario di accordi? È uno di quei libri pieni di disegni che mostrano come si suonano gli accordi sulla chitarra.

Bene, io volevo farne uno multimediale. Multimediale e interattivo.

Era un progetto ambizioso - lo so - che avrebbe richiesto molto lavoro. Vi basti pensare che ci sono 12 tonalità di accordi (Do, Do#, Re, Re#... fino ad arrivare al Si) e che per ogni tonalità ci sono svariate estensioni di accordo (maggiore, minore, di settima, minore di settima, di quarta, etc...). Ognuna con una diteggiatura diversa.

Quindi mi sarebbero serviti almeno 12 nodi - uno per ogni tonalità - dove avrei riportato tutte le estensioni dell'accordo con le loro diteggiature, riproducendo di fatto un vero e proprio prontuario.

I nomi delle note, in alto su ogni nodo, avrebbero permesso di cambiare pagina con dei semplici salti di nodo.
Per disegnare gli accordi sarebbero bastate delle bitmap con disegnata la "griglia" formata da tasti e corde della chitarra, e dei "pallini" sovrapposti a questa griglia avrebbero rappresentato i punti dove le corde vanno premute.

Non solo! Avrei potuto rendere questi "pallini" interattivi, facendo in modo che al click riproducessero il suono di quella corda della chitarra suonata su quel preciso tasto.

Essendo un chitarrista avevo già installato un accordatore sul mio PC. Così realizzai anche un collegamento a quel programma. Oltre a sfogliare gli accordi per chitarra, col mio prontuario sarebbe stato possibile anche accordarla.
E infine? Beh, forse la possibilità di stampare una pagina di accordi.

Bene, la mia idea di progetto era pronta. Non dovevo fare altro che lavorarci.

Al lavoro

Iniziai pazientemente a lavorare a questa idea. Ci lavorai per mesi. Ogni sera. Sempre fino a tarda notte.

E la mattina dopo a lavorare in torneria: magari non proprio fresco e riposato (anche se ero parecchio più giovane di ora e pieno di energie), ma sicuramente carico e su di giri per il mio progetto.

Questo Incomedia 5.0 era veramente forte. Lavorarci e vedere il mio progetto prendere forma era una bella soddisfazione: di quelle che ti spingono a continuare.

Più andavo avanti col mio progetto, più nascevano idee su nuove cose che avrei potuto aggiungere al mio prontuario multimediale-interattivo...

Fino a che un giorno iniziai a scontrarmi con i limiti che può avere un software per creare presentazioni, se paragonato ad un programma pensato e scritto per fare una cosa ben precisa come un prontuario multimediale.

"È la sua natura", pensai. Serve a creare presentazioni. E per quanto sia avanzato e abbia tantissime funzionalità utili, non è un software per scrivere programmi.

Non si finisce mai di imparare

Mi ricordai di un amico, un ragazzo con cui avevo suonato un paio di volte durante qualche serata. Lui andava ancora a scuola all'epoca, e mi ricordai che per un compito legato al sociale aveva programmato un editor di testi per non vedenti: un normalissimo editor di testi, ma con la tastiera "parlante", che pronunciava ogni singola lettera o carattere digitato.

Chiesi a lui se programmando fosse realmente possibile fare qualunque cosa. E la sua risposta fu: "Sì ma ovviamente devi saperlo fare".

Mi consigliò un paio di linguaggi di programmazione con cui avrei potuto iniziare e mi passò una copia dell'ambiente di sviluppo (il software usato per scrivere codici informatici).

Lo installai subito e corsi in libreria. All'epoca non era come ora che su internet si trova di tutto. All'epoca il reparto informatica delle librerie aveva scaffali stracolmi di libri, su tutti i linguaggi di programmazione.

Ne acquistai uno sul Visual Basic 6. Per principianti. Bello grosso, così che potesse portarmi il più avanti possibile nello studio di questo linguaggio.

Elaborai un piano che si rivelò essere efficace: di giorno studiavo, durante la pausa pranzo in torneria. La sera, una volta davanti al pc, mettevo in pratica ciò che avevo studiato.

Finito quel libro ne acquistai un altro, un altro ancora, e poi tanti altri. Fino a quando le librerie si sono svuotate dei libri di programmazione e si è passati a studiare sul Web.

Happy ending

Nel 2004 ho lasciato la torneria. Dopo 4 anni da programmatore "per hobby" ho dato il mio ultimo saluto al mondo della metalmeccanica, e lì ha avuto inizio la mia carriera da programmatore.

Ricordo con affetto quando tutto questo ha avuto inizio: Incomedia Integrator; il buon Visual Basic 6; la stima dei colleghi sui forum online; fino ai primi articoli pubblicati su riviste di programmazione, e tutto quello che è venuto dopo.

Oggi programmo con oltre 80 tra linguaggi di programmazione; framework; database; micro-servizi; rest api, e non si finisce mai di imparare. Ogni giorno nasce una nuova tecnologia. Ogni volta più potente.

E quella stessa soddisfazione che provavo nel portare avanti il mio progetto del prontuario di accordi con Incomedia, oggi la provo ogni giorno: quando per lavoro devo risolvere problemi; trovare soluzioni; e creare qualcosa da zero dando spazio a tutta la mia creatività.

Se consiglierei i prodotti Incomedia?

Si! Sia che si voglia sviluppare un progetto, per il quale si ha bisogno di strumenti potenti e al tempo stesso facili da usare; sia che si voglia lasciarsi ispirare come è successo a me: dal lavoro di qualcuno che ci ha messo passione nel farlo.


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