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Come vendere foto online e diventare un campione

WebSite X5
Pubblicato da Incomedia in Guide e consigli · Mercoledì 11 Ott 2017
Tags: sp_go
In questa guida troverai consigli, trucchi e strategie per diventare un peso massimo nella vendita di foto online. Sì, parleremo anche di Rocky.

"Vedo dunque scatto". Bel motto, vero? Vedere la realtà e bloccarla in un’immagine ha un fascino irresistibile. Questo è uno dei principali motivi per cui la fotografia è la tua passione e ci dedichi tempo ed energia. Ora si tratta di fare il grande salto: iniziare a vendere foto online.

Ti senti un po’ come Rocky prima dell’incontro con Apollo Creed: non sei sicuro di farcela, ma il titolo è lì, e tu ci vuoi provare. Vuoi mettere la soddisfazione di vendere le proprie foto e vederle in giro per il mondo?

La vendita di foto online è un po’ così: permette alle tue immagini una diffusione senza precedenti con un investimento relativamente modesto. Non è nemmeno necessario il negozio fisico: basta aprire un e-commerce, imparare le tecniche, e… allenarsi con pazienza.

Segui i passi della nostra guida e avrai tutte le informazioni che ti servono per salire sul ring, evitando errori e sconfitte.

Risponderemo a queste domande:


Il posizionamento

Il ring è lì, non vedi l’ora di salire… ma, come ogni campione che si rispetti, c’è un allenamento da seguire scrupolosamente. La prima mossa, da non trascurare, è la seguente: definire il tuo posizionamento all’interno di quel vasto mondo che è il web.

Chi sei, cosa fai, cosa ti distingue? Perché una persona dovrebbe comprare da te e non da un altro? Chi sono i tuoi concorrenti? Chi sono i clienti? Conosci te stesso e i tuoi avversari: regole base di qualsiasi combattimento, che valgono anche per iniziare a vendere foto su internet.

Branding


La strategia di branding è il primo passo per vendere foto online

Il brand sei tu e il “branding” riguarda tutte le azioni che contribuiscono a definire la tua identità come marchio (o brand).
Fai questo esercizio: ti serve per conoscerti ed iniziare a ragionare sui modi a te più congeniali per guadagnare con le foto.

Segna le tappe che ti hanno avvicinato alla fotografia: desideri, corsi, acquisti vari… Questa è la trama della tua storia.

Descrivi le tue foto: ci sono dei soggetti che preferisci? Qual è la tecnica che usi? Qual è l’attrezzatura?

Ragiona sui tempi, gusti e qualità. Quali sono le foto che ti riescono più facilmente e in tempi brevi? Quali le foto che ami fare? Infine, quali sono le foto che ti riescono meglio?

Per esempio, i trend visual 2017 riguardano

  • i paesaggi minimalisti;
  • le foto still life dai colori accesi;
  • le storie di persone;
  • le astrofotografie;
  • i “cinemagraphs”, gif particolari che presentano un solo elemento animato.

"Spiare" gli altri ti aiuta a trovare anche nuove collaborazioni: pensa ad esempio a tutti i makers e artigiani che hanno deciso di vendere su Etsy e altri marketplace. Sicuramente hanno un gran bisogno di belle fotografie: perché non proporti?


Cinemagraphs, i trend visual del 2017

Come vendere le tue foto sui portali di Microstock

Un modo strategico per studiare ed essere sul mercato è avere i tuoi scatti sui siti per pubblicare foto, in particolar modo su quelli di microstock. Punta la tua attenzione su questi perché sono la tua prossima vetrina online.

Cosa sono i siti di microstock e quali sono i principali

I siti di microstock sono grandi collezioni – "stock", appunto - di fotografie che vendono a prezzi "micro": questa è la principale differenza con siti macrostock come Getty Images, ed è il motivo per iniziare a impostare la tua strategia di vendita da questi canali.

I principali sono:

  • Can Stock Photo
  • Depositphotos
  • Dreamstime
  • EyeEm
  • Fotolia
  • iStockphoto
  • Pond5
  • Shutterstock
  • YAY Images

Scarica la tabella e scegli i siti di microstock più adatti a te, in base alle foto che hai a disposizione e alle tue aspettative di guadagno.



Iscrizione e submission foto

Iscriversi ai siti di microstock è relativamente semplice ed ognuno ha istruzioni chiare. Tutti però prevedono un processo di approvazione delle immagini, utile da conoscere per evitare perdite di tempo e frustrazioni.
Ogni sito ha la sua policy, ma in genere una foto viene accettata o scartata se:

  • rispetta le indicazioni di risoluzione minima e dimensioni massime del file;
  • è di buona qualità;
  • non mostra loghi o marchi;
  • ha una compilazione corretta dei metadati (title, description, keyword);
  • nel caso in cui ci siano persone, è accompagnata dalle liberatorie con il consenso alla pubblicazione.
I criteri di accettazione o rifiuto delle immagini spesso possono variare. La selezione viene fatta da ispettori in base alle linee guida del sito, quindi un minimo di soggettività potrebbe esserci: se una tua foto venisse rifiutata, potrai sempre ritentare.

Ma sui siti di microstock quanto si guadagna?

"Quanto posso guadagnare se vendo le mie foto sui siti di microstock?". Domanda più che giusta: dopotutto, il tuo scopo è guadagnare con le foto, no?
Le variabili che determinano il guadagno sono tendenzialmente 4:

  • Le dimensioni/risoluzione dell’immagine: più sono alte, più il guadagno aumenta.
  • L’esclusività: se concedi l’esclusiva per l’immagine (quindi non puoi proporla ad altri siti di microstock) o, addirittura, a tutti i tuoi lavori (esclusiva fotografo), hai generalmente un guadagno maggiore.
  • Il numero dei download: il guadagno tende a salire, con soglie di guadagno diverse da sito a sito, quando aumenta il numero dei download da parte dei clienti.
  • Il tipo di acquisto da parte di chi scarica: "on demand" (singolo acquisto), "con i crediti" (il cliente paga un tot di crediti che usa per scaricare) oppure "in abbonamento" (il cliente paga una quota fissa).

Se sei sempre in mobilità, una buona alternativa per vendere foto è utilizzare un'app: in commercio ce ne sono molte, e molte di queste sono degli stessi siti di microstock.

Guadagnare vendendo le foto dal tuo sito

Essere presenti sui siti di microstock è il primo passo, ma non è sufficiente. Manca la tua carta d’identità digitale, il sito online.

Ricordi l’esercizio di branding? È il momento di metterlo in pratica. Scegli il template più adatto e inizia a progettare l’architettura informativa.

Architettura dell’informazione

L’architettura informativa permette a chi ti visita di trovare ciò che gli interessa e comprende la classificazione delle risorse, la navigazione tra le pagine, l’etichettatura delle voci di menu, form e call to action.

È come il ring di Rocky: le persone sono divise in spazi diversi a seconda che siano pubblico o partecipanti (classificazione); corridoi e scale sono organizzati per permettere a tutti di muoversi facilmente (navigazione); i cartelli dicono chiaramente dove andare e cosa fare (etichettatura).


Photogram, il template per fotografi di WebSite X5. Guarda la preview!

Le pagine (o sezioni a più pagine) che non possono mancare nel tuo sito?

Bio (o About): parla di te e della tua storia;
Gallery: mostra le tue foto e il tuo stile;
Servizi: spiega cosa fai e per chi;
Contatti: con telefono, email o form di contatto, e indirizzo;
Store: per trasformare il sito in e-commerce e poter vendere sia fotografie in formato digitale che stampe fotografiche – se vuoi prendere ispirazione, guarda lo store di Pixieset.

7 regole per un sito da premio

Per quanto riguarda i contenuti, segui queste regole base e avrai un sito da primo premio.

  • Crea la Sitemap del sito, da inserire nel footer. Aiutati con strumenti come Google Search Console.
  • Organizza i contenuti del blog per tassonomie e categorie: aiutano il lettore e rendono più facile il posizionamento SEO.
  • Aggiungi la localizzazione nel footer e nella pagina chi sono: molti cercheranno "fotografo milano" più di "fotografo" e basta.
  • Cura l’uniformità visiva del sito: logo, colori, font e design devono essere coerenti in tutte le pagine; ricorrere a un buon template per fotografi ti impedirà di commettere errori.
  • Definisci per ogni pagina una call to action principale: mandare allo shop per l’acquisto, oppure andare nella pagina contatti per fissare un appuntamento.
  • Ispira fiducia: mostra nel footer premi e riconoscimenti, mostra i feedback dei clienti, dai evidenza agli elementi rassicurativi nello shop come i marchi delle carte di credito, il certificato SSL, l’accesso a un server sicuro.
  • Coccola i tuoi utenti: progetta ebook fotografici da far scaricare gratis previa registrazione, crea per i tuoi clienti un’area riservata a cui inviare le foto in preview o in download.

Promozione: costruisci la tua community

Hai delle buone vetrine, hai il tuo sito web… cosa manca? Costruire la community dei tuoi fan, amatori, clienti. I passi da fare sono essenzialmente 4: SEO, SERP, Selezione, Storytelling.

1) Cura la SEO: contenuti, microstock keyword e hashtag popolari

La SEO (Search Engine Optimization) è l’ottimizzazione per i motori di ricerca, che rende più facile per i motori di ricerca (o "search engine") "leggere" i tuoi contenuti, catalogarli e restituirli all’utente se sono rilevanti per le sue ricerche online. Ogni ricerca – su Google ma non solo – è fatta dunque da una query (la ricerca dell’utente) e da una SERP (la pagina dei risultati di ricerca).

Nel tuo caso avrai tre tipi di ottimizzazione:

  • Ottimizzazione per la SERP di Google
  • Ottimizzazione per la SERP dei siti di microstock
  • Ottimizzazione per la SERP di Instagram

Ottimizzazione per la SERP di Google

Gli elementi da considerare sono:

URL della pagina: è l’elemento più importante dell’ottimizzazione on-site; agli occhi del motore di ricerca di Google; dice chiaramente in che punto del sito è la pagina, usa le parole chiave della pagina, preferibilmente è scritto per essere capito da tutti e non solo dai programmatori;

Title tag: identifica la pagina, ha una lunghezza ideale di 50-60 caratteri, deve contenere le parole chiave usate nella pagina;

Meta Description: descrive il contenuto della pagina, può essere lunga fino a 160 caratteri; come il title contiene le parole chiave usate nella pagina;

Contenuto: ha un minimo di testo (text/HTML ratio), usa parole chiave coerenti tra loro, agli occhi dell’utente è chiaro, utile o coinvolgente, senza refusi o errori grammaticali;

Alt immagini: è il testo che "legge" l’immagine, è specifico e descrittivo, è coerente con il contesto semantico della pagina.



Ottimizzazione per la SERP dei siti di microstock

In questo caso l’ottimizzazione riguarda title, description e la scelta delle keyword:

Title immagine: deve descrivere gli elementi che sono effettivamente presenti nella foto; Pond5 suggerisce: "Aerial View Of Waves Crashing On Beach sì, Amazing Beach no, troppo generico";

Description: anche questa deve essere descrittiva, include, se presenti, dettagli sui modelli, sul periodo dell’anno (es. Natale), sul luogo mostrato (es. Milano, Piazza Gae Aulenti);

Keyword: Canstock suggerisce di essere specifici: "se la tua foto rappresenta il primo piano di un papavero, Fiore – Flower – Papavero – Plant – Verde sono keyword corrette, mentre Beautiful – New York non lo sono: la prima è troppo metaforica, la seconda non si capisce dall’immagine".

Ottimizzazione per la SERP di Instagram

La cosa più importante per comparire nella SERP di Instagram è fare attenzione alla foto, al testo e agli hashtag.

Inserisci un testo breve, simpatico, coinvolgente; tagga le persone, ad esempio gruppi di Instagramers locali, e usa i loro hashtag;

Usa hashtag popolari: guarda nei Top Trend, trova quali altri hashtag vengono usati per foto simili alla tua, usali e inserisciti nello stream;

Tieni a mente che l’algoritmo di Instagram non ordina le foto più rilevanti o – com’era prima – più recenti, ma dà visibilità alle più popolari. Ecco qualche consiglio se vuoi diventare un peso massimo di Instagram.

Come avere tanti seguaci su Instagram


2) SERP: geolocalizzati con una business page Google

Aprire una business page Google è il modo per comparire nelle ricerche locali degli utenti e portarli al tuo sito web. Il funzionamento è molto semplice e Google fornisce tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Inserisci un indirizzo fisico e verificalo. Completa il profilo con dati di contatto, orari di apertura (quando sei disponibile?) e belle foto. Chiedi una recensione ai tuoi contatti professionali, inviando il link apposito. E non dimenticare di linkare dalla Business Page al tuo sito!

3) Selezione: apri un portfolio fotografico su Behance e Unsplash

Il prossimo passo è la selezione delle tue foto per creare un portfolio fotografico digitale: crea un ebook da far scaricare sul tuo sito, inserisci il portfolio su siti come Behance o Unsplash. Così mostri il tuo valore ed entri in contatto con altri fotografi con cui confrontarti e collaborare.

La prima scelta è Behance, su cui hai il pieno controllo. Cerchi ispirazione? Ecco alcuni spunti.


Le fotografie sopra New York di Paolo Pettigiani

I "Guerrieri del basket" nella serie "Warrior basketball portraits" di Tom Hussey

Le pupille degli animali nella serie "Animal Eyes" di Suren Manvelyanm



Diverso ma complementare è Unsplash. Il sistema di submission e selezione è simile a quello dei microstock, ma la licenza è affine a quella Creative Commons Zero – quindi le immagini possono essere usate e diffuse anche per scopi commerciali e senza obbligo di citare l’autore.
Nel dubbio, puoi aprire una sezione in “Collections”: le foto sono di altri e il tuo contributo è nella “curation”, come in una mostra digitale di cui tu sei il curatore.



4) Fai storytelling con il blog e i social

Cosa ci piace di più di Rocky? "Eye of the Tiger" e la colonna sonora? Sì, ma soprattutto la storia. Perché le storie coinvolgono, ti prendono per il collo e ti trascinano dove vogliono loro. Si chiama "storytelling" e la storia, stavolta, è la tua.

Racconta il processo creativo con le sue gioie e dolori, racconta chi c’è dietro le foto, costruisci un progetto fotografico a episodi come fanno il designer Davide Raitano (The drawing beard) o l’attrice Camilla Filippi (#psychedelicbreakfast).


I progetti Instagram "The Drawing Beard" di Davide Raitano
e #psychedelicbreakfast di Camilla Filippi

Parti dal blog, motore dei contenuti da diffondere sui social. Usa un buon calendario editoriale per aiutarti nella pianificazione, scegli i canali social e il content mix per ottimizzare tempo ed efficacia.
Evita di aprire mille canali per poi lasciarli vuoti, o di postare ogni giorno ma senza cura e pieni di errori. Infine, come suggerisce Buffer, limita l’autopromozione a non più del 10%; il resto dividilo fra contenuti proprietari (il 30%) o curati da te (il restante 60%).

Manca un ultimo passo e sei sempre più vicino a vincere il titolo.

Vendi le tue foto a riviste e giornali

Ora che hai il tuo portfolio e ti sei costruito una solida presenza online, puoi iniziare a vendere foto a riviste e giornali. Il sogno di qualsiasi fotografo è comparire su una copertina del National Geographic, vero? È come il titolo mondiale, bellissimo ma difficile da raggiungere.

Fortunatamente ci sono molte altre testate a cui proporti. Usa directory come quella dell’ANES e della FIEG per trovare le testate che ti interessano; fai un po’ di ricerca su Google e LinkedIn per trovare le persone chiave - in genere il responsabile editoriale, studia la rivista, le rubriche, i temi ricorrenti, poi proponiti via email.

L’obiettivo? Fare in modo che ti conoscano: giocatela bene, perché è la tua occasione.

Cura l’oggetto: "Autocandidatura" è ad alto rischio cestino, meglio scrivere "Una proposta per... " con il nome della testata.

Racconta chi sei e perché collaborare con te. Sii breve e ricorda la regola della piramide rovesciata: il tuo messaggio va detto subito, il resto è approfondimento.

Allega una selezione delle tue foto più belle (inseriscine un paio direttamente nel corpo della mail); se hai pronto un ebook fotografico, meglio.

Chiedi un incontro e lascia i tuoi contatti.

Conclusioni

Ora conosci tutti i passi da fare per diventare un campione nella vendita di foto online. Non devi fare tutto subito: pianifica nel tempo, definisci degli obiettivi intermedi, e resisti. Perché spesso, arrivare dove gli altri non sono ancora arrivati, è solo questione di resistenza.

Il ring è a portata di mano. Allenati, sali, e vinci.


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